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el corso dei secoli, sapienti e mistici hanno esplorato il sottile filo
d’oro che eternamente lega l’anima al mondo fisico tramite l’armonia. E l’uomo,
sia come mente individuale, sia come essenza incarnata, da sempre ricerca nel
linguaggio l’organizzazione della realtà visibile che, nell’Arte, raggiunge la
sua massima espressione. Per poter compiere e comprendere questo viaggio
iniziatico tra desiderio, passione e ascesi, quale l’esperienza musicale
sperimentabile dall’uomo, è necessario riconciliarsi con le emozioni e la
sensorialità, purificandole come solo un poeta è in grado di fare.
Da questa culla nasce la musica d’autore,
configurandosi come anello di congiunzione tra la critica, attraverso una vera
e propria meditazione sulla decadenza, e la riproposizione estetica del
problema della verità e dell’essere.
Da questa sconvolgente nudità giungiamo alla
conoscenza ‘misterica’ che, cantautori e poeti, con la loro opera, intendono
trasmettere agli uomini, innescando quel processo di trasmutazione atto a farne
esseri elevati, finalmente liberi. Ed ecco, mentre il poeta canta la sua
canzone e il musicista compone in note i suoi versi, l’uno diventa l’altro e
poesia e musica, entrando in relazione, colmano l’abisso che separa
consapevolezza ed equilibrio, determinando la sintesi tra vita e conoscenza.
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